“Sentieri Selvaggi” è il titolo dato a quattro incontri tenuti da ArtLab - piattaforma indipendente italiana dedicata all’innovazione delle politiche, dei programmi e delle pratiche culturali – in cui vengono presentati e messi in dialogo differenti progetti e processi di sviluppo territoriale a base culturale nelle aree interne con una forte vocazione cross-settoriale.
Come può la produzione artistica e culturale generare contaminazioni ed esperimenti innovativi nel campo dell’educazione, del welfare e del turismo?
Cultura e turismo di prossimità nelle aree interne e marginali
Giovedì, 11 Giugno, 2020 – 18:30 - 17:45
Terzo incontro proposto dall'associazione ArtLab
Emma Taveri | CEO, Destination Makers;
Mauro Lazzari | Socio fondatore LUA Laboratorio Urbano Aperto, promotore del Parco Agricolo Multifunzionale dei Paduli;
Gianfranco Raimondo | Responsabile esecutivo del progetto Tutti Inclusi, Associazione Culturale Glenn Gould;
Laura Sottovia | Direttrice esecutiva, Associazione Parco Culturale Alta Langa
Il tema centrale di questo incontro è il turismo di prossimità, indicato come la tipologia di viaggio consigliabile per il futuro prossimo, in particolare in questa situazione di emergenza sanitaria, che apre scenari di opportunità importanti per le aree interne e marginali. Attraverso l’esperienza degli intervistati, vengono indagate le intersezioni possibili tra la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale di un territorio, lo sviluppo di comunità e il turismo di prossimità sostenibile.
La moderatrice ha posto quattro domande comuni alla quale i partecipanti hanno risposto a turno, argomentando con le loro idee e raccontando delle loro esperienze. Qui di seguito sono riportate le principali tematiche emerse dalla conferenza.
In che modo è possibile creare un’intersezione tra la destinazione del viaggio, il turismo di prossimità e i progetti per le aree interne?
- Recupero architettonico di edifici in disuso diffusi sul territorio, scelta di una funziona specifica per ognuno di essi e legame con il turismo già esistente.
- “Agopuntura del paesaggio”, fiere e sagre che vedano la partecipazione della comunità tramite l’autoproduzione di prodotti gastronomici tipici e di qualità, biodiversità e agricoltura innovativa.
- Modello del “grande evento culturale” tipico del Nord Europa, creazione di occasioni che facciano restare il turista per più giorni sul territorio o che lo facciano ritornare.
L’attuale emergenza sanitaria potrebbe portare i turisti a visitare più i territori interni, rispetto alle città. Come si può trasformare questo trend in un’abitudine?
- Creazione di strutture di accoglienza che siano anche un’esperienza per il turista non solo durante eventi sporadici: ricettività in natura, micro-ricettività, ricettività partecipata.
- Non sui turisti, ma sulla sostenibilità in generale, le aree interne necessitano di diventare competitive con le città (smart city -> smart land). Coinvolgimento di tutte le tipologie di utenti, in modo che tutti possano avere un’esperienza da cui imparare qualcosa.
- Eventi complessi che diventino delle città dentro le città, coinvolgimento del cittadino come se fosse un turista, formazione di un comparto tecnico specializzato.
In che modo è possibile garantire una sostenibilità economica ai progetti in corso nelle aree interne?
- Fondi esterni (fondazioni bancarie, enti territoriali) + auto-sostenibilità (imprese giovanili che riescano a mantenersi autonomamente). Che succede se i fondi esterni cessano di essere erogati?
- La normativa, e quindi i bandi di concorso per ottenere finanziamenti, non riescono a stare al passo con l’innovazione, che invece necessita di continuare a crescere in modo veloce. È necessario che le amministrazioni allineino i propri obiettivi con quelli delle comunità che desiderano effettuare un vero e proprio cambiamento della qualità di vita. Inoltre, il marketing deve necessariamente collaborare con la valorizzazione del patrimonio per renderla possibile.
- Necessità di sponsor fino al raggiungimento del flusso economico adeguato. Coinvolgimento delle attività economiche locali: quanto sono disposte ad investire?
Quali input è necessario dare ad amministrazioni, fondazioni e policy maker?
- Dichiarare gli obiettivi e le intenzioni delle comunità in modo chiaro, efficace e coeso.
- Donare una visione complessa, ma non deterministica, a causa dei veloci cambiamenti della vita contemporanea. Gli attori coinvolti hanno attualmente responsabilità limitate e che non si intersecano tra loro, creando difficoltà di dialogo.
Necessità di valorizzare le competenze. Nonostante l’efficacia comprovata di interventi e iniziative, rimane necessario sfruttare il volontariato per renderli possibili. Necessità di istituzione di nuove figure professionali, ovviamente stipendiate.
“La nostra meta non è mai un luogo, ma piuttosto un nuovo modo di vedere le cose.”
- Henry Miller
Il ciclo di conferenze proposto è una raccolta di Storie di piccoli paesi che diventano luoghi di conoscenza aperta e plurale dalla quale può partire una nuova idea di sviluppo per l'intero territorio.
[testo redatto da: Veronica Valepiano, in collaborazione con Francesca Meineri]
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